Albania, un esempio di convivenza interreligiosa in Europa
2 Luglio, ore 18.00
Circolo della Stampa
Sala Montanelli - Corso Venezia, 48 Milano
Il governo comunista di Enver Hoxha instaurato dopo la seconda guerra mondiale, l’Albania diventa l’unico paese al mondo a professare l’ateismo di Stato, inserendo tale norma nella Costituzione del 1976. Preti, frati e suore cattolici di nazionalità straniera vengono così espulsi dal paese, molte chiese e moschee sono rase al suolo, altre invece vengono chiuse o diventano proprietà dello Stato, che le converte ad usi civili, come centri culturali o persino magazzini industriali. Una durissima campagna antireligiosa rivolta contro tutte le religioni che dura fino alla fine degli anni Ottanta.
Oggi a distanza di 25 anni l’Albania è diventata un modello di pluralismo religioso in Europa, dove la maggioranza musulmana convive pacificamente con le componenti ortodossa, protestante e cattolica.
Nel settembre 2014 Papa Francesco ha scelto l’Albania come meta del suo primo viaggio in Europa proprio per sottolineare come “questo Paese, che sappiamo ha sperimentato difficoltà non piccole nel suo passato, ha scelto di non utilizzare mai la religione come motivo di scontro e di conflitto” (Card. P. Parolin, Segretario di Stato Vaticano).
Nella stessa prospettiva l’Albania sarà la prossima tappa degli “Incontri internazionali Uomini e Religioni” promossi dalla Comunità di Sant’Egidio ogni anno a partire dal 1987 per rinnovare lo storico incontro di Giovanni Paolo II con i leader delle religioni mondiali tenutosi ad Assisi nel 1986.
Intervengono
Lucjan Avgustini, Vescovo cattolico, vice presidente della Conferenza Episcopale Albanese
Andon Merdani, Vescovo ortodosso della Chiesa d'Albania
Baba Mondi, Leader del movimento Bektashi, Albania
Femi Cakolli, Pastore della Chiesa protestante, Kosovo
Genti Kruja, Direttore della cultura e del dialogo interreligioso della Comunità Islamica Albanese
Modera: Alberto Quattrucci, Segretario Generale Incontri internazionali Uomini e Religioni
Per confermare la partecipazione inviare una mail a: info@dialog-milano.org
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