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Sintesi dell'incontro

 

Se perdono, non perdo!

5 settembre 2015

Casa del Dialogo - Via degli Olivetani 3, Milano

 

Il perdono è un concetto buddista? Sì, se per perdono intendiamo la capacità di uscire dalla sofferenza, quella sofferenza che è strettamente connessa al ruolo di vittima dal quale usciamo, nel momento in cui comprendiamo il concetto di karma e la necessità di sviluppare la qualità della compassione (desiderio che l’altro non soffra). Il buddismo ci offre un metodo graduale per giungere a questa capacità.


Anche il profeta Maometto ha sottolineato l’importanza del perdono. Afferma il profeta che se ci deve essere un castigo collegato a una colpa commessa, e ciò in particolare in ambito sociale di governo e non a livello personale, esso deve essere sempre proporzionato alla gravità dell’atto stesso e mai eccessivo, mentre a livello individuale la retta e migliore condotta è sempre quella di un perdono completo.

La popolazione valdese ha una storia tristemente segnata dalla morte per causa della discriminazione. A partire da ciò, ancora più ammirazione suscita nei nostri cuori la capacità di perdonare di ciascun valdese, di offrire un perdono libero da ogni pretesa di porsi come vincente o migliore dell’altro. Ma legata alla sensibilità di chi ha subito gravi perdite e sofferenze, sottolineiamo l’importanza del perdono come scelta personale di ogni individuo. Non esiste un perdono ottenuto per delega, bensì esso è un dono che ciascun individuo può offrire in modo strettamente personale.

 

 Quando a San Francesco è stato chiesto come fare per superare il dolore per soprusi e ingiustizie subiti da altri, il santo rispose cambiando totalmente prospettiva, al posto di domandarci come possiamo ricevere un bene dagli altri, chiediamoci cosa possiamo fare noi per offrire del bene a tutti, di qui ne conseguirà un bene collettivo che include noi stessi: è dando che si riceve.

Magistralmente guidata da Maria Bettetini, la giornata di dialogo interreligioso ha portato il perdono ad essere protagonista vincente e punto di unione delle diverse fedi a confronto.

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